Ci sentiamo!
Ci sentiamo!
Ecco il tema di quest’anno …. L’ascolto.
Lo abbiamo scelto, seguendo il file rouge degli altri festival (i linguaggi della narrazione, con i tuoi occhi, in cammino), individuando in questo una nostra necessità, che si esprime sì con la voglia da sempre di ascoltare racconti, storie di vita, ma anche semplicemente (si fa per dire), il mettersi in ascolto. Cosa per nulla facile in mezzo a mille distrazioni e a mille pensieri.
E poi c’è l’altro aspetto, il sentirsi. Come mi sento? Come ti sento?
E poi ancora, l’augurio di sentirsi, di chiamarsi, magari di darsi un appuntamento. Chi di noi, in questi giorni mai vissuti prima, non avrebbe per davvero voglia di vedersi???
E alla fine il liberatorio “Ci sentiamo!”, siamo presenti, ci siamo.
E’ un po’ come ci sentiamo noi in questi giorni mai vissuti prima, col desiderio di fare la nostra parte attraverso le storie, sperando di regalare ad altri momenti di leggerezza.
E quindi il nostro grazie a chi in questi anni ci ha seguito ed aiutato, la lista è davvero lunga. A tutti quelli (sono stati tanti), che ci hanno chiesto di fare una nuova edizione di InCantaStorie.
Grazie a tutti gli incontri belli che abbiamo fatto lungo il cammino, a tutti coloro che ci hanno regalato un pezzetto della loro storia durante le interviste.
A chi ci ha prestato la voce come in questa maratona (Grazie Beniamino Sidoti, Paolo Portesine, Enzo Paci, Enrico Parigi, Silvia Geroldi, Tiziana Marinosci, Franco Picetti, Matteo, Antonella, Elena Cretella, Pina, Roberto Zunino, Marcello Morchio).
Grazie a tutti e buon ascolto!